Scommesse eSports: come funziona?

Se lo sport spesso fa rima con scommesse, non potevano mancare anche quelle sugli eSports: in Italia sono già quattro gli operatori ad offrire nel proprio palinsesto gli eSports: Snai, 888 Sport, William Hill e da poco anche Eurobet. Le scommesse eSports funzionano in tutto e per tutto come quelle comuni, si predice la vittoria di una squadra o di un singolo in un determinato match, o torneo, ma non solo: valgono anche le antepost, under/over ecc.

Le scommesse sugli eSport sono molto simili a quelle sugli sport più popolari, come ad esempio il calcio o il basket. Il procedimento è semplice: una volta iscritti a un portale online che abbia a disposizione una sezione dedicata agli eSport basterà scegliere l’evento, il torneo o la categoria su cui vogliamo scommettere e piazzare la nostra giocata.

Solitamente si può puntare su una delle squadre (nel caso di giochi che prevedano dei team che si sfidano) su un risultato specifico o scegliere altre opzioni ancora. Se si decide di puntare su tornei, bisognerà consultare e monitorare con costanza i risultati in tempo reale in una apposita sezione.

Scommesse League of Legends (LOL)

Il centro dell’attenzione è quindi puntato sui videogiochi, ma quali sono quelli che entrano a far parte di tornei europei e mondiali di eSports? Il primo e più diffuso è sicuramente LOL, che può vantare oltre 70 milioni di giocatori online ogni mese. In LOL (acronimo di “League of Legends”) si sfidano due squadre da 5 giocatori che cercano di battersi conquistando le basi dell’avversario. Le scommesse League of Legends avverranno quindi sul vincitore del match o del torneo (o campionato).

Questa tipologia di videogame si chiama MOBA (Multiplayer online battle arena). Tra i giochi più amati dai gamer ci sono sicuramente DOTA2, sempre del genere MOBA, Call of Duty e Counterstrike, che sono invece del tipo FPS (First person shooter). Non manca poi il videogioco simbolo per gli amanti del calcio: FIFA.

Cosa sono gli Esports?

Cosa sono gli eSports, termine anglofono di cui si sente spesso parlare negli ultimi tempi? La traduzione letterale significa “Electronic Sports”, ovvero “Sport Elettronici”, nella pratica: tornei professionistici di videogiochi. Detta così sembra una cosa di poco conto, ma in realtà il fenomeno ha proporzioni mondiali ed è in costante ascesa, tanto da avere specifici campionati, con pubblico in sala, arbitri e commentatori delle sfide in diretta.

Il fenomeno è diventato popolarissimo soprattutto in Cina, negli Stati Uniti e anche nel Nord Europa, con un incremento del 43% nel solo anno 2016. Sono nate società con il solo scopo di trovare nuovi talenti dei videogiochi ed allenarli per passare al professionismo. Il mondo degli eSports, può essere paragonato a quello dello sport reale, con tutto ciò che ne consegue: sponsors, premi milionari, pro-gamer che diventano star del settore, ed ovviamente canali televisivi che trasmettono le dirette dei tornei.

Tra questi fa scalpore sicuramente l’americana ESPN, ma soprattutto twich.tv che trasmette in diretta streaming su internet i campioni dei videogiochi all’opera, ma anche i neofiti del genere. Ma quanto guadagnano i pro-gemer degli eSports? I giocatori professionisti percepiscono dai propri team, stipendi che si aggirano intorno ai 100.000 dollari l’anno in America, 76.000 euro in Europa, e circa 60.000 dollari in Corea: cifre di tutto rispetto per giocare ai videogiochi.

FAQ eSports

Come partecipare agli eSports

Come entrare negli eSports? Per prendere parte a questi eventi online bisognerà in primis scegliere il tipo di sport elettronico a cui vogliamo giocare. Selezionata la disciplina, a questo punto si dovrà cominciare ad allenarsi e scalare le classifiche, in base alle regole e alle modalità del gioco. Una volta diventati più esperti si potrà accedere a tornei sempre più difficili, ma anche più ambiziosi. 

F1 eSports come partecipare

Per partecipare alla F1 Esport Series, un campionato dove i migliori piloti virtuali al mondo competono per aggiudicarsi un cospicuo montepremi finale, bisogna partecipare alle qualificazioni preliminari. Per farlo basta possedere un account PlayStation Network, Xbox live o Steam e possedere una copia dell’ultimo F1. A questo punto bisognerà iscriversi agli eventi di qualificazione (anche se su piattaforme diverse, ognuno avrà le stesse condizioni per tutti).

Alla fine, ogni candidato riceverà un punteggio, derivato da diversi fattori come la guida pulita (ovvero senza toccare altri piloti o tagliare) ma anche dalla difficoltà selezionata e dal numero di aiuti usati. Si accederà così alla seconda fase, un mini campionato detto Challenger Series. Qui i migliori 7 piloti per ogni piattaforma (dunque 21) saranno invitati al Pro-Draft e alla fine di tutto il percorso di selezione, i 10 team di Formula 1 potranno scegliere a turno i loro piloti virtuali. Ogni team sceglierà un pilota su 30 rimasti. Alla fine dunque soltanto 10 potranno partecipare agli F1 Esports Series.

Nova Esports: chi sono

Nova Esports è una delle principali organizzazioni mondiali di eSports. Fondato da Anthony Yeung, è un team di appassionati e di professionisti del gioco online, con squadre in moltissimi giochi, come ad esempio Clash Royale, ma anche Arena of Valor, Brawl Stars, FIFA Online, League of Legends e tanti altri. Ma non solo: i membri sono anche celebri per organizzare alcuni dei più importanti eventi internazionali, campionati online, e alcuni di loro sono fra i migliori giocatori del mondo e figurano nei primi posti delle più importanti classifiche online. Inoltre, fra gli esponenti del loro team figurano anche YouTuber, Content Creator e tante altre figure che producono contenuti e aiutano e supportano la community legata agli eSports.

eSports: FIFA

E proprio FIFA apre un discorso a parte sulla reale portata del fenomeno Sports: basti solo pensare che i maggiori team della Premier League (Manchester City) e della Liga Spagnola (Valencia), e da poco anche la Roma in Italia, hanno costituito il proprio team di professionisti di FIFA, per sfidarsi a vicenda nei campionati virtuali.

Ormai moltissime celebrità investono denaro in questo settore, da calciatori come Ibrahimovic e Ronaldo a giocatori di basket come Shaquille O’Neal, o di baseball come Alex Rodriguez.

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