Rocket League: calcio, auto e tanta adrenalina. Potrebbe entrare negli eSports?

rocket league

Pubblicato il 7 luglio 2015, con 33 milioni di giocatori nel mondo, Rocket League si candida come l’eSport del futuro? Diamo un’occhiata più da vicino a questo divertentissimo gioco, in grado di unire due passioni universali: le auto e il calcio.

Al momento del lancio era sembrato a tutti un giochino di poco conto, lanciato prima su PlayStation Plus e Steam (esattamente due anni fa), oggi sta diventando un vero e proprio fenomeno di massa.

La casa madre Psyonix, ha recentemente dichiarato che il gioco ha sfondato il muro dei 33 milioni di giocatori al mondo. Negli ultimi 12 mesi, in media ci hanno giocato 1,6 milioni di persone al giorno, 3,3 milioni in una settimana e 6,1 milioni in un mese, per un totale di 1,5 miliardi di partite e 6,9 miliardi di gol andati a segno.

In soli due anni, è diventato uno tra i giochi più seguiti e amati. Rocket League si differenzia dai soliti videogiochi perchè è privo di violenza o complessità. E’ giocabile da tutti sin da subito, essendo molto chiaro e semplice.

Come si gioca a Rocket League?

Giocare a Rocket League è molto semplice, tuttavia  abbiamo deciso di spiegare brevemente come si svolge e in che modo si vince. C’è un campo da calcio e una palla enorme che non esce mai, ci sono due squadre proprio come nel calcio tradizionale, ma al posto dei calciatori ci sono delle automobili.

Si gioca da 1 a 4 giocatori per squadra e, come nel calcio, lo scopo è segnare più gol della squadra avversaria. Rocket League è anche molto semplice da seguire come spettatore, perché non è molto diverso da una comune partita di calcio.

Questo semplifica sicuramente le cose, pensate a un appassionato che si trova a guardare per la prima volta una partita di Rocket League o una partita di Dota 2: nel primo caso si sentirà immediatamente coinvolto, nel secondo farà fatica a seguire e a capire quale sia la squadra in vantaggio.

Rocket League Championship Series

Il capo della divisione eSports di Psyonix, Josh Watson, è stato uno dei pochi a credere nel progetto sin dall’inizio: “Abbiamo fan incredibilmente fedeli ed appassionati, ed organizzatori di tornei in tutto il mondo. Ad oggi abbiamo decine e decine di organizzatori che ogni anno mettono in piedi centinaia di eventi, sia online, sia dal vivo”.

Ovviamente Psyonix non poteva non creare qualcosa di più strutturato: “Il successo del gioco ci ha portato a muovere i primi passi verso gli eSports, con la Rocket League Championship Series, coordinata in collaborazione con Twitch.

Ci sono oltre 20 squadre che competono nel mondo, divise in tre regioni. Organizzeremo stagioni da tre mesi ciascuna, due volte l’anno: questo torneo ha un montepremi totale di 600.000 dollari”. Mica male come inizio…

Intanto vi lasciamo con un video per dare un’occhiata al gameplay, buona visione e continua a seguirci, per restare sempre aggiornato sugli eventi e sulle novità eSports!

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